Marco Maggi, poco più che quarantenne, è oggi l’anima commerciale e imprenditoriale di una realtà nata negli anni ’40 del Novecento sui primi tre ettari lavorati a vite dal nonno Francesco nel comune di Canneto Pavese, sul confine con Montescano.
Trait d’union, il papà Angelino e lo zio Giuseppe, autori e testimoni del cambiamento che ha portato la proprietà ai circa trenta ettari attuali distesi sulle colline tra i comuni di Canneto, Montescano, Castana e Montù Beccaria, ovvero nell’enclave dello stato del Buttafuoco.
Ma la vera rivoluzione, dai Maggi, è arrivata proprio con Marco che, impegnatosi in azienda nel 2000, già nel 2010 portava sul mercato vini posizionati nella fascia di qualità medio-alta.
Dei circa trenta ettari, ben ventiquattro sono coltivati a vite con bacca nera, come suggerisce la genetica di queste colline. Oltre trentamila sono le bottiglie di Buttafuoco: gli “Storici” Costera e Rogolino, ottenuti secondo le rigide normative del Consorzio Club del Buttafuoco Storico (uvaggio di Croatina, Barbera, Uva Rara, Ughetta di Canneto da vigne che storicamente hanno generato buttafuoco di altissima qualità e affinamento nel legno di rovere per almeno dodici mesi) e il Doc Abbondanza.
Partendo dai più rappresentativi cru di Buttafuoco, al Pinot nero nella tradizionale versione in bianco frizzante o nell’austero ed elegante abito rosso rubino delicato, passando dal brioso Bonarda, si arriva al bianco Riesling che è soprattutto Italico ma che, in una vigna di ceppi ultrasessantenni, convive con l’omonimo Renano e con il quale, in uvaggio, diventa Essenza, al Metodo Classico Brut da Pinot Nero e al Metodo Martinotti, sulla cui etichetta giocano date di nascite importanti in famiglia.
Servizi
- Visite in cantina
- Wine Experience