Cantina

Tenuta Borgolano

Donatella Quaroni, predestinata dagli studi tecnici in economia alla gestione delle vendite, dei conti e del marketing, catapultata, dagli inevitabili casi della vita a cui è impossibile sottrarsi, a occuparsi delle vigne e di “fare il vino”, oggi può essere definita una valente woman wine maker. È entrata in azienda nel 1992 e già le cambia il nome in Tenuta Borgolano alludendo Al Burlan, zona in cui, nel territorio di Montescano, la cantina si trova.

Il percorso di Donatella segue il filo conduttore dei molti figli d’arte che in Oltrepò Pavese, negli ultimi decenni si sono trovati a sovvertire il modus operandi di genitori e nonni in tempi in cui bastava poco per avere fortuna e quel nettare ricavto dalle uve pigiate prendeva la strada delle città, in comode damigiane, a incontrare il palato “buono”, generoso nei giudizi, poco pretenzioso, dei consumatori.

Donatella appartiene alla prima generazione che ha innescato il cambio di marcia e lei scompiglio ne ha portato davvero molto, scompiglio tradotto in autentica rivoluzione. Discussioni, mediazione, considerazione, qualche iniziale compromesso, per riuscire a puntare su una qualità maggiore, su etichette proprie, sull’esaltazione delle uve del suo lembo di terra in Oltrepò Pavese, sottozona particolarmente vocata ai rossi, ma anche ai cloni del Pinot Nero per la spumantizzazione.

Barbera e Croatina, vinificate in purezza, portano nomi intriganti di fantasia (Barando, Burbera, Donna, Sassobianco, Diabolika) e sono il perfetto corollario di un rosso molto importante, Diabolika, ottenuto dall’uvaggio di Barbera e Croatina, con il 25% di altre uve a bacca nera, tipiche della zona di Montescano.

Gli Spumanti sono due, entrambi da Pinot Nero 100%, Metodo Martinotti, Brut e Extra Dry, mentre una piccola catasta di bottiglie nelle quali sta rifermentando un Metodo Classico, è preludio di un imminente debutto che sarà elogio allo Spumante prodotto su queste colline da oltre 150 anni.

Si fa strada anche l’idea dell’offerta gastronomica da tradursi in un agriturismo. Attualmente in fase sperimentale, supportata dalla figlia Sara, Donatella accoglie sporadicamente, nei locali aziendali, gruppi di enoturisti ed enocuriosi, sempre più affascinati dall’ambiente Oltrepò Pavese e dai suoi autori.

Servizi

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