Dopo la presentazione di sabato 5 febbraio presso l’Istituto Gallini di Voghera di una Borsa di Studio promossa da Prime Alture Winery & Resort, ieri Prime Alture ancora protagonista a Milano per la presentazione del progetto “Prime Alture, la Cantina di Milano”, presso Farm65 lungo l’Alzaia del Naviglio Pavese, in collaborazione con importanti Chef milanesi.
Felice Lo Basso, Claudio Sadler, Tommaso Arrigoni, Manolo Teruzzi, Stefano Grandi, Andrea Provenzani e Giuseppe Postorino sono i primi Chef che hanno aderito al progetto di Roberto Lechiancole, divenendo così ambasciatori dei vini della cantina ed in particolare del Pinot Nero. Apprezzati dai presenti, tra cui Federico Gordini Patron della Milano Wine Week e Gian Marco Centinaio, sottosegretario alle Politiche agricole gli interventi degli Chef che oltre a condividere il progetto l’hanno ritenuto un’occasione importante per superare i mesi difficili appena trascorsi ed inoltre un momento di incontro e di confronto proprio fra loro.
Centinaio e Gordini hanno sostenuto che il progetto “Prime Alture, la Cantina di Milano” non è solo il progetto di Prime Alture ma è un modo diverso, una visione diversa della promozione che apporta un valore aggiunto a tutto il territorio di cui gli Chef possono assumere il ruolo di Testimonial, al vitigno Pinot Nero che in Oltrepò Pavese trova habiat ideale per esprimere grandi spumanti e vini rossi. Hanno riconosciuto a Roberto Lechiancole il ruolo che ricopre sul territorio non solo per la produzione di vini di qualità e progetti importanti, ma anche come straordinario anfitrione del territorio grazie all’accoglienza, insieme alla sua famiglia, è riuscito ad allestire col Resort. Entrambi hanno concluso il loro intervento nella speranza che ci siano altri produttori che scelgano strade diverse per la promozione dei loro vini, prendendo esempio proprio dal progetto “Prime Alture, la Cantina di Milano” e che si possa arrivare, anche in Oltrepò, come in altre zone a progetti condivisi e di rete.
Dopo la presentazione degli Chef, Roberto Lechiancole ha portato l’attenzione sulla produzione dei vini, dalla vigna alla bottiglia, presentando il “Team” che ha formato negli ultimi anni portando in squadra Jean-François Coquard, Enologo francese con una grande esperienza in Oltrepò Pavese, Fausto Comotti, Mastro di cantina che cura tutte le fasi dei vini in cantina dalla pigiatura alla bottiglia, Claudio Giorgi, Agronomo profondo conoscitore della terroir oltrepadano e Claudio Brunelli, Mastro potatore che si occupa della cura del vigneto ed esperto di potatura Simonit&Sirch.
Dagli interventi è scaturita anche la necessità di portare i vini dell’Oltrepò Pavese non solo oltre i confini nazionali, ma è prima di tutto necessario guardare ai nostri vicini di casa milanesi, essendo Milano un bacino importante, città che sta assumendo sempre di più un ruolo determinante nell’economia mondiale; una città che deve iniziare a conoscere e apprezzare la produzione vitivinicola dell’Oltrepò Pavese che esprime soprattutto col Pinot Nero che raggiunge punte di straordinaria qualità. Saranno proprio gli Chef a trasmettere questo messaggio in questo progetto, proponendo ai clienti una piatto normalmente in Carta abbinato ad un vino di Prime Alture. Il progetto prevede anche poi un forte supporto comunicativo e mediatico attraverso la realizzazione di video ricette e pubblicazioni ad hoc dedicate ad ogni singolo Chef presentate con cadenza quinbdicinale.
Roberto Lechiancole ha chiuso la presentazione volendo al suo fianco il nipote Mattia, studente dell’Istituto di Agraria Gallini di Voghera, volendo evidenziare il forte coinvolgimento e legame famigliare, sottolineando che tutti gli sforzi e gli investimenti vengono pensati per il futuro dell’azienda.
Queste le ricette abbinate dagli Chef Ambassador ai vini di Prime Alture:
Claudio Sadler ha proposto una zuppa pavese da abbinare al vino Madame Chardonnay
Andrea Arrigoni ha ideato un riso Carnaroli Acquarello, topinambur, fondo bruno di tonno, polvere di olive, e katsuobushi abbinata al vino Monsieur Pinot Nero Rosso
Andrea Provenzani ha proposto ravioli arrosto ripieni di ragout alla bolognese fondi vitello al Marsala, spuma di latte e macis, abbinato al Merlot L’altra metà del Cuore
Stefano Grandi ha abbinato Io per te Pinot Nero Metodo Classico O.P. D.O.C.G. con un cuore sacro di tuorlo d’uovo leggermente marinato e avvolta in pasta fresca, schiuma di sedano di Verona e crispy di lingua salmistrata
Felice Lo Basso ha proposto l’abbinamento di un Madame Chardonnay con un riccio di mare innovativo e intramontabile
Manolo Teruzzi ha proposto un abbinamento tra Io per te Pinot Nero Metodo Classico O.P. D.O.C.G. con un uovo affogato con spinaci appena scottati, julienne di seppie e bacon croccanti al nero
Giuseppe Postorino ha proposto un coniglio alla Wellington, ketchup di peperoni e friggitello al tonno di coniglio, abbinato a un Monsieur Pinot Nero Rosso.