È osteria nel vero senso del termine, questo locale, in piazza a Torrazza Coste, all’ombra dell’alto campanile. L’hanno capito anche gli autori della guida Slow Food che la segnalano, appunto, tra le migliori osterie d’Italia. L’oste è Manolo Crivelli, sommelier da cinque lustri, appassionato e conoscitore di vini che ha sposato, anche in termini di etichette (più di 150 e solo oltrepadane), il territorio, trasformando il bar e tabacchi del paese, in un luogo di eccellenze.
Insieme a lui, a credere nel progetto, la sorella Melissa, che ha supportato, diventandone pedina insostituibile, l’evoluzione di un’attività di paese che la famiglia gestiva da oltre cinquant’anni. I locali non hanno subito trasformazioni radicali, raccontano il loro essere casa e bottega di paese, alle pareti attendono fotografie d’antan del lavoro nelle vigne e nei campi.
La vera metamorfosi è avvenuta in cucina, pilotata da Manolo e Melissa nella scelta dei prodotti rigorosamente locali e messa in scena dallo chef Maurizio Toscanini che, insieme all’amico Simone Gingillo, spende qui l’esperienza di anni al seguito di rinomati chef nelle cucine d’Italia e d’Europa. Inutile dire che il menu è una rivisitazione della migliore tradizione, che segue la stagionalità, che contempla le patate del Brallo, il riso di Lomellina, lo zafferano dell’Oltrepò Pavese.
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