Madame Barrique a 50 sfumature di Pinot Noir 2025

16 Settembre 2025

Tra gli eventi collaterali, spesso immersivi, pensati per rendere 50 Sfumature di Pinot Noir 2025 un’autentica celebrazione per il “Principe nero”, l’“enfant terrible” che “ne supporte aucune médiocrité”, è stata invitata Madame Barrique. La si incontrerà in via Emilia, all’incrocio con via Plana. È architetta e sommeiller e, da qualche tempo, si dedica a ridare una nuova vita alle barrique esauste, alla fine della loro carriera.

Coniuga la creatività, allenata per molti anni come designer per industrie ceramiche, alla passione, alla conoscenza di vini e territori. È come se ne captasse gli umori, le innumerevoli sfumature, i punti di forza e di debolezza, i colori, e li rendesse in gioiosa rappresentazione sulla tela-barrique, usando pennarelli UniPosca, acrilici, e, per preservarne il risultato, del flatting.

Ora sta lavorando alla numero 16, dedicata allo Zibibbo, richiesta per un evento in Sicilia, e già vivono e si spostano, qualcuna è partita per sempre, quella dedicata al Bordeaux, al Riesling, quella della Malvasia Puntinata con decori etruschi e romani che richiamano proprio le origini laziali: ognuna è diversa e fortemente identitaria, come i vitigni e i vini che se ne ricavano, le accomunano tutte le bande nere nella parte alta e la “suola” rossa, come nelle scarpe di Louboutin (ride).

A Voghera, per l’occasione, ne porta solo una: non c’è posto per altre sull’auto con la quale viaggerà da Civita Castellana, paese della provincia di Viterbo, dove vive. E, ovviamente, è dedicata, pensata, interpretata, per il Pinot Nero. Sorprendente a guardarla: rosso Borgogna, ornata di fini pizzi a tombolo (ovviamente dipinti), espressione di eleganza, raffinatezza, espressione anche del lungo tempo richiesto per ottenere le preziose trine, allusione, fra le altre, ai lunghi anni in cui lentamente il Pinot nero ama affinarsi per dare il meglio di sé.