Presepe di Bosmenso

23 Dicembre 2024

È insita nel suo modo di essere rimasto Borgo, per Bosmenso, una certa idea di identità natalizia che prescinde dalle date, dalle mode, dai periodi dell’anno.

Bosmenso è uno di quei posti del cuore, dove chi torna lo fa per affetto e, nelle varie stagioni, gli eventi che la comunità organizza, sono sempre volti alla condivisione e alla familiarità.

Sicché non stupisce che, in queste settimane, sia diventato palcoscenico di un presepe con figure a grandezza naturale, ben 70, costruite con materiale di recupero e posizionate nei tanti angoli caratteristici, su terrazzini, sotto i portici, nei giardinetti, nelle piazzole…

Abbigliate in stile che rimanda a quello dell’immaginario di 2024 anni fa, in Betlemme, sembrano persone immortalate da un sortilegio mentre svolgevano attività varie.

E sono proprio i gesti, fermati come in uno scatto fotografico, capaci di contestualizzare il presepe e il Natale.

Polenta, formaggi, rastrelli, tomaie, e persino il piffero, rimandano alla cultura dell’Appennino e di Bosmenso: sono oggetti, frutti della terra e strumenti di lavoro che, mescolati a quelli di altre latitudini e longitudini, assurgono ad alto valore simbolico, di universalità e pluralità di un natale che è, per sua natura, per tutti e ovunque.

Si può visitare per tutto il periodo delle feste, di sera è illuminato e particolarmente ricco di atmosfera.
Domenica 5 gennaio, alle 15,30, se ne terrà la benedizione a cui seguiranno la musica della zampogna, la schita e il vin brulé.