Pinot Nero e Suminagashi: questione di tempi

20 Ottobre 2025

Occorre aver capito profondamente l’anima voluttuosa e imprendibile del Pinot Nero per pensare di abbinarlo a un’opera ottenuta con una delle tecniche d’arte giapponese più affascinanti.
Suminagashi, si chiama, e non è altro che il consentire all’acqua di interagire con il sumi, l’inchiostro. Null’altro è, per l’artista, che farsi mezzo attivo e spettatore di ciò che il nostro elemento vitale crea, nel suo muoversi, nel suo ristagnare, nel suo essere acqua cheta che corrode i ponti, nell’essere abisso, liquido amniotico.

Affascinato interprete da molti decenni dell’arte del Sol Levante, Mauro Bellucci, artista vogherese, si dedica da qualche tempo a questa tecnica che, utilizzando  i tesori del calligrafo (pennello, pietra, inchiostro, carta e acqua pura), concretizza forme astratte allusive degli elementi della natura.

Materiali essenziali, poche regole elementari, il silenzio e la concentrazione, restituiscono l’emozione del foglio di carta, che ha raccolto la memoria del fluttuare dell’acqua con l’inchiostro, in pezzi unici di ineffabile e rara bellezza.

L’ultima iniziativa ha voluto abbinare lo Suminagashi di Bellucci a un vino che ne fosse altamente rappresentativo, nell’ambito della collezione Nomunication (combinazione del verbo giapponese nomu, che significa “bere”, e della parola inglese communication), giunta quest’anno al sesto esemplare, dopo tre Amarone, un Buttafuoco Storico e un Pinot Nero

Ancora una volta è il produttore oltrepadano Quaquarini, già partecipe negli ultimi due anni, socio del progetto che mette sull’etichetta di un centinaio di bottiglie, la riproduzione dell’opera.

Il vino è il Blau 2020, in anteprima sull’uscita ufficiale, Pinot Nero intenso ed elegante che si presta a un lungo invecchiamento. Assonanza perfetta tra contenuto e abito della bottiglia: per colore, sfumature, ricchezza, misteriose e affascinanti note evocative di sottobosco e silenzi durante l’accurato affinamento in legno.

Concorre alla realizzazione dell’idea, Massimiliano Tana, in arte Max Tana, enotecario storico, divulgatore, autore della serie di podccast Due calici con (due calici, un vino, un ospite) che punta i riflettori su ambienti, territori e personaggi, legati al mondo del vino di qualità.