L’impegno di Cantina Scuropasso, dal 1962, è andato nella direzione del Pinot Nero base spumante, espressione dei cloni della Valle Scuropasso.
Una conoscenza che papà Federico (1939) e zio Primo (1910) avevano approfondito lavorando come gli avi alle dipendenze di aziende leader nel settore in zona, in anni in cui l’ottima qualità delle uve serviva a far decollare altre zone vitivinicole.
Realtà che la Cantina Scuropasso ha continuato ad alimentare per circa trent’anni. Tanto è il tempo che, dall’anno della fondazione è trascorso fino alla prima bottiglia di spumante con una propria etichetta (1991). Tempo in cui gli enologi di rinomate realtà italiane frequentavano Scorzoletta parlando di metodo, lieviti, attese, degorgi, vendite.
Anni formativi per Fabio che ora, insieme alla figlia Flavia (enologa), investe tutto il sapere e tutta la passione nell’ottenere da vecchi e nuovi vigneti, coltivati nel rigoroso rispetto del Protocollo Bio, i vini tipici del luogo: il Buttafuoco in primis ma anche la Croatina, il Rosso Oltrepò, il Riesling Italico. Agli Spumanti (best seller pluripremiati) è dedicata la linea Roccapietra la cui filosofiaè il Pinot Noir espresso nello Zero, e negli Extra Brut bianco e rosato ai quali si è aggiunta la sorprendente sfida di un Blanc de Blancs.
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