Tre bicchieri per nove vini dell’Oltrepò

7 Ottobre 2025

Sono nove le etichette oltrepadane valutate con i Tre Bicchieri nell’edizione 2026 della sempreverde guida del Gambero Rosso. Riconoscimenti che disegnano la geografia di un territorio alla ribalta, sempre più indirizzato a un’indiscutibile qualità.

Vocazione e Tradizione premiate, laddove la prima è ben rappresentata da ben sette vini da Pinot Nero, nelle sue diverse interpretazioni quali il Brut Metodo Classico di Monsupello (costituito da una cuvée in cui il Pinot Nero predomina, mentre lo Chardonnay viene aggiunto in parte affinato in acciaio e in parte affinato in legno), il Farfalla Pinot Nero Pas Dosé M. Cl. Cave Privée 2018 (Ballabio), l’OP Cruasé Roccapietra 2019 (Cantina Scuropasso), l’OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé 1870 Top Zero (Giorgi), l’OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé Riva Rinetti 2020 (Calatroni), il Pinot Nero Pernice 2022 Conte Vistarino, il Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese Terrazze Alte 2023 (Tenute Mazzolino).
Un ventaglio di prodotti che rende omaggio al più difficile dei vitigni, ai suoi capricci, alla sua delicatezza, alla sua scontrosità che, se ben indirizzata, sa trasformarsi negli spumanti più fragranti, vestiti di giallo paglierino, d’oro o di rosa, o, se vinificato in rosso, del suo elegante abito rubino o granato che non rinuncia mai a intriganti trasparenze.

Vocazione del terroir, ancora, nel premiato Riesling Renano, nello specifico all’OP Riesling Campo della Fojada Ris. 2021 di Travaglino, elogio all’eccezionale “vena di marna gessosa che attraversa i comuni di Calvignano, Montalto Pavese, Oliva Gessi, Mornico Losana, propaggini di Casteggio e Rocca de’ Giorgi” particolarmente indicata a un vitigno abituato ad altre latitudini ed altre temperature.

Tradizione: ne è bandiera, premiata, il Buttafuoco Storico Vigna Solenga 2021 di Fiamberti. Ed è innegabile la tanta storia che scorre dietro questa tipologia di vino tipica dell’Oltrepò Pavese, anzi, di una piccola parte di questo ampio territorio, quella di sette comuni nell’area di Stradella dove, da sempre, è autoctona l’Ughetta di Canneto. Un vino “orchestra”, ci piace definirlo, in contrapposizione al solista che è il sopra osannato Pinot Nero.

Mirella Vilardi