Una boccata d’aria, per sgranchirsi le gambe e prendere le distanze dal grigiore invernale, un itinerario senza pretese, lo si può definire. In collina, sui 500 metri di altitudine, in quella zona, tra le valli Ardivestra e Tidone, in cui i vigneti si diradano lasciando spazio ad ampie campiture di seminativi e a boschi.
Due sono i consigli per approcciarsi alle pur semplici e sempre allettanti camminate in Oltrepò Pavese:
- astenersi nei giorni successivi a grandi piogge: il fondo sul quale si cammina è spesso argilloso, in alcuni tratti senza un filo d’erba e in pendenza, il fango potrebbe renderlo pericoloso
- partire sempre con più tempo a disposizione rispetto a quello indicato nelle note tecniche: potrebbe succedere di doversi reinventare esploratori, cercando alternative, tornando indietro, svoltando dove non era previsto. Purtroppo i sentieri sono spesso fagocitati dalla vegetazione
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Non si sottrae a queste regole il percorso ad anello che, partendo dal parcheggio a Torre degli Alberi, vi fa ritorno dopo solo 5 km in un paesaggio naturale molto mutevole.
È il n. 29 tracciato dal CAI e inserito dalla Comunità Montana nell’applicazione I sentieri dell’Oltrepò Pavese scaricabile e fruibile gratuitamente.
Abbiamo parcheggiato l’auto nei pressi del cimitero di Torre degli Alberi e, dopo qualche centinaio di metri, abbiamo svoltato a destra su una strada secondaria che abbiamo seguito fino a Casa Figino. Qui, mantenendo sempre la destra, abbiamo abbandonato il sentiero aperto per inoltrarci nel bosco di castagni. La difficoltà nel ritrovare il tracciato, è stata ricompensata dalla bellezza del posto e, tuttavia, con un poco di intuito, e l’aiuto della mappa “parlante” è facile orientarsi.
Inevitabile è il guado di un torrentello, proprio nel punto in cui la natura dà una bella interpretazione di sé, anche nella stagione meno appariscente. Il silenzio, rotto dal gorgoglio dell’acqua e dal calpestio sopra le foglie secche , contribuisce a rendere intrigante anche questo percorso.



Usciti dal bosco, lo sguardo guadagna vedute ampie e pianeggianti, mentre si lambiscono i fabbricati rurali degli allevamenti di vacche Limousine e galline della ultracentenaria Azienda Agricola Dal Verme.
Considerata la sua altezza, il Monte Barbera (528 metri), poco si erge sul contesto che lo circonda, né ci è data di conoscerne l’origine del nome, dettaglio squisitamente curioso.
Informazioni tecniche:
Partenza: Torre degli Alberi
Arrivo: Torre degli Alberi
Lunghezza: 5,1 km
Difficoltà: Facile
Segnaletica: CAI 29
Tempi di percorrenza: 01:37 (hh:min)
Periodo consigliato: Tutto l’anno
Cosa vedere:
Fortunago – Borgo storico
Zavattarello – Borgo storico con castello visitabile
Diga del Molato (a 8 Km)
Dove mangiare in zona:
Agriturismo La casa si Paglia
Agriturismo Cascina Casareggio
Agriturismo Il Castagno
Ristorante Wildmann
Dove dormire in zona:
Agriturismo Cascina Casareggio
Agriturismo Il Castagno
Agriturismo Cai Mariangela
Cosa acquistare:
Salame di Varzi Dop
Formaggi di capra Il Boscasso
Prodotti biologici (vino, lavanda, frutta, miele e derivati) Az. Agr. Impoggio