I meravigliosi orridi di Codevilla

Il percorso passa nella singolare frazione di Mondondone con vigneti e affioramenti di gesso, oltre a interessanti fioriture e alla presenza di farfalle. Si inoltra poi nel bosco, dove spesso si trovano tracce della fauna selvatica e dal quale, uscendo, ci si trova in un panoramico angolo della valle del Brignolo. Poi il sentiero scende attraversando le gialle e profumate ginestre, e raggiunge gli orridi di Codevilla, cioè ripidi calanchi in cui nidificano i colorati gruccioni.

Si prosegue scendendo a Pontasso, piccola frazione con una pieve artisticamente molto interessante, il cui edificio originario si individua già all’esterno, dai muri in mattoni rossi percorsi nella parte bassa da una fila di ciottoli di fiume di colore chiaro. L’interno, di dimensioni ridotte (alto m 2,70, largo m 2,65, lungo m 2,40) e coperto dalla volta a botte, è stato trasformato in abside rettangolare della chiesa costruita a metà dell’Ottocento dai marchesi Negrotto Cambiaso. La cappella, con il suo ciclo di affreschi trecenteschi, è stata restaurata nel 2000 e solo raramente è aperta al pubblico, che ha l’occasione di visitarla solamente l’8 di settembre, data in cui ogni anno si celebra la Natività della Beata Vergine Maria a cui è dedicata.
Lasciato l’agglomerato di Pontasso, in breve tempo si rientra a Codevilla.