La “Sabiosa” di Romagnese

Sabbiosa

Sabbiosa o sabiosa? La discussione si apre tra un modo di dire e il suo derivato dal dialetto, con una sola esse. Entrambe le locuzioni rimandano tuttavia al suo essere morbida e asciutta, che si sfalda in bocca come in innumerevoli granelli di sabbia gustosisissimi. 

La storia di questa torta, dal 1957 prodotta ufficialmente nel forno dei Provendola di Romagnese, è lunga almeno novant’anni e attinge all’esperienza femminile di andare a “fare la balia” in città. Il capoluogo in questione è Torino, la puerpera rispondeva al nome di Dina, sposata Provendola, l’anno era il 1934.

Al ritorno sull’Appennino, aveva portato con sé un fare imparato nella cucina di città, la ricetta di una torta semplice fatta con uova, zucchero, burro, fecola e anche un poco di farina.
Cosa c’è di più semplice? Possiamo cimentarci tutti ma il risultato sarà, per i più bravi, una simil-sabbiosa. La magia sta nell’equilibrio esatto delle dosi più qualche aroma sottile e privato, più il fascino della leggenda che questa torta è diventata.

Per gustarla occorre prenotarla e andare a ritirarla a Romagnese, non ci sono scappatoie.