Oltrepò Pavese, territorio d’elezione per gustare il tartufo pregiato. Dalla bassa pianura pavese (in Comuni come Casteggio e Lungavilla) all’alta collina, troviamo in queste zone il re del tartufo, il Tuber magnatum pico, il bianco pregiato classificato nel corso dell’Ottocento dal micologo Carlo Vittadini. Tanto che quest’area, da cui partirono gli studi dello scienziato (che operava nell’Università di Pavia e pubblicò nel 1831 la sua opera “Monographia Tuberacearum”), può essere considerata la zona vittadiniana per eccellenza.
I boschi oltrepadani sono altresì generosi nel regalarci il tartufo nero pregiato, il Tuber melanosporum, tra i più apprezzati e richiesti dopo il bianco. Senza dimenticare i neri meno preziosi, come quello invernale o quello estivo.
La ricerca del tartufo è dunque una tradizione secolare, una vera e propria arte che vedeva i “cavatori” avventurasi tra campi, fossi e boschi sempre accompagnati dai loro fedeli cani, i veri esperti della caccia ai pregiati tuberi. Custodi gelosi dei luoghi di ritrovamento, i migliori cercatori erano anche quelli che possedevano i cani più abili. Oggi come ieri.
In zona sono numerosi i ristoranti dove è possibile gustare piatti a base di tartufo.
SITO WEB ASSOCIAZIONE TARTUFAI OLTREPO’ PAVESE: http://www.artopoltrepo.it